Hanno scritto di me… (2015 – 2017)
Giuseppe Piluso – Titolo Libro: “H COME CUORE”
Recensione di Amalia Gordano
“Io da sola non posso cambiare il mondo, ma posso lanciare una pietra attraverso le acque per creare molte increspature” questo diceva Madre Teresa e questo mi sembra un ottimo punto di partenza per esprimere un pensiero sul libro di Giuseppe Piluso, “H Come Cuore”.
Il titolo preannuncia già lo stile accennato, ma sempre evidente, che attraversa tutto il libro… un accostamento di parole anche di lingue diverse nello stesso verso… un po’ come quei giochini in cui mancano alcune lettere nelle parole di una strofa, ma se le prime e le ultime due lettere sono corrette, si riesce a percepire il senso di tutto il brano… un po’ come dire che se parliamo la stessa lingua del cuore, se condividiamo gli stessi valori, beh… la diversa pelle, la diversa religione, la diversa lingua non impediscono di capirci. Heart si integra con tutto! … come il latino, madre delle nostre lingue, che resta la radice di ogni ratio.
Ogni libro che si rispetti porta, in genere, una dedica, ma in questo libro ritengo che la dedica sia parte integrante del progetto d’insieme… ho visto Giuseppe emozionarsi parlando della sua nipotina ed ora, dopo aver letto il suo libro, penso che una chiave di lettura possa rifarsi proprio alla su citata frase di Madre Teresa. Si!, perché il libro è un augurio, una speranza, meglio ancora uno sprono per costruire un mondo migliore e per chi costruirlo se non per le generazioni future? Mi sovviene un antico proverbio del popolo navajo “Non ereditiamo il mondo dai nostri antenati, lo prendiamo in prestito dai nostri figli” ed allora abbiamo il dovere di riconsegnarlo migliore! E come?… Nella prefazione Giuseppe specifica le 4 sezioni del libro, Dejavù, Imbattendomi in un fiore (sezione dedicata alla Donna), Andando avanti, Turbine, per poi riformulare l’ordine di lettura delle sezioni… Inizia con la Donna, poi va Avanti, segue un Dejavù e “termina” con un Turbine, che, però, non è una fine, è un fuoco, rivolto a qualcun altro e, quindi, si ritorna alla sezione dedicata alle Donne.
Alla fine del libro, prima dell’indice, simpaticamente Giuseppe dice che l’indice non serve, suggerisce di ricominciare… beh, io l’ho fatto, ho ricominciato a leggere il libro seguendo l’ordine suggerito sezioni: 2, 3, 1, 4. E se “è il fiore che porta il frutto”, allora non si può che cominciare dalle Donne e sottolineo che Giuseppe usa sempre la lettera maiuscola per indicarle. Chi meglio della Donna rappresenta la fonte di vita?! Il suo grembo custodisce il fiore che sarà il frutto di domani, quel frutto cui consegneremo il mondo che abbiamo preso in prestito.
Ma la Donna, qui, è vista a tutto tondo, in tutte le sfaccettature, in tutte le situazioni, da tutti i punti di vista… dalle spose bambine alla Vergine Maria, dalle atlete a quelle che si sono rimboccate le maniche ed hanno “ricostruito” quando era necessario farlo, dalle vittime alle guerriere, dalle amanti alle sognatrici, dalle mamme alle figlie. Insomma, un grande valore attribuito alle Donne, alla loro forza e alla loro sensibilità, fino all’idea di ribattezzare l’umanità “donnità”.
Il libro, però, non è solo questo, è un viaggio, un andare avanti coltivando i propri sogni e amando, un dejavù per non dimenticare le origini, per imparare dal passato, perché se oggi parliamo fluente l’italiano, l’inglese, lo spagnolo, il latino resta la loro origine e da lì parte il resto, così come non si può prescindere da ciò che è stato per costruire ciò che sarà… o, almeno, la parte che ci compete.
E poi c’è il turbine… il fuoco, l’attimo che precede, l’attesa… di ricominciare!
H Come Cuore è un libro di poesie, certo, apprezzabili una per una, ma se inserite nel contesto generale diventa un cilindro… prendo in prestito le parole di Fabrizio Caramagna
“Oggi dal cilindro del mondo è uscito un asso di vento, un re di aquiloni, un fante di sguardi di giacinti, un dieci di risate di bambini, un sette di serenità”.
Amalia Gordano