Hanno scritto di me… (2015 – 2017)
Giuseppe Piluso – Titolo Libro: “IL PROBLEMA DEL MALE IN LEIBNIZ”
Recensione di Anita Franca Nicoletti
Mi sono sempre chiesta cosa sia la cultura, come si esprime e dove vuole arrivare per raggiungere gli obiettivi prefissati e sostenibili ed ho sempre pensato che sia, prima di tutto, un termine generico teso ad abbracciare, amorevolmente, tutto lo scibile umano. Tutto è cultura e tutto fa cultura.
Cultura è l’arricchimento personale ed individuale ottenibile e migliorabile attraverso la conoscenza. Conoscenza intesa come approfondimento ma anche come osservazione della realtà circostante cogliendone, principalmente, i lati positivi ma anche quelli negativi perchè anche essi fanno parte delle nostre conoscenze e, sviluppandoli, servono per migliorare la futura società per non cadere negli stessi errori del passato.
Quindi il sapere è frutto di esperienze che ci accompagnano giornalmente nel percorso della vita e ci guidano su sentieri spesso inesplorati ma che sono sempre carichi di fascino.
Leibniz nel suo filosofare ha privilegiato l’individuo nella sua consistente e possente interezza sognando di dare dignità ed espressività all’Uomo: coi suoi pensieri, con le sue angosce, coi suoi quesiti, sforzandosi di dare risposte credibili a tutto il suo variegato sistema cognitivo.
A distanza di secoli riprendere il filosofo tedesco, tracciandone un profilo contemporaneo, è operazione culturale di indubbio spessore e accattivante novità.
Giuseppe Piluso in questa sua seconda opera edita Il problema del male in Leibniz, 2016 Nuova Santelli Edizioni, riporta al presente il pensiero filosofico di Leibniz attualizzandolo e rendendolo godibile ai lettori più vivaci intellettualmente. Non è un libro per tutti ma è diretto a lettori affezionati alla lettura colta e che amano “entrare nel merito”.
Pur riflettendo, essenzialmente e principalmente sull’aspetto religioso, a me sembra un ottimo volume divulgativo per avvicinare il lettore a problematiche che sono ancora patrimonio di tutta l’umanità.
Il volume è scritto in maniera approfondita, curato nel lessico, esplicativo nelle sue forme meno immediate.
Indubbiamente un bel libro che consiglio di tenere sul proprio comodino per porsi, giornalmente, le giuste domande per il proprio domani. Che auguro radioso a tutti.
Anita Franca Nicoletti