Hanno scritto di me… (2015 – 2017)
Giuseppe Piluso – Titolo Libro: “H COME CUORE”
Recensione di Emilia Rosati di al Libro: “H COME CUORE”, di Giuseppe Piluso
L’animus filosofico è, per sua natura, portato ad analizzare la realtà, e a coglierne i particolari che, assemblandosi, fanno il tutto.
L’animus poetico sintetizza nella parola emotiva lo spirito stesso della vita trasmettendola sotto forma di messaggio poetico.
In Giuseppe Piluso i due aspetti si fondono, dando luogo a una poetica di grande forza e originalità.
“ Saltella il mio pensiero
stambeccando sulla porta
della mia coscienza…”
E’ proprio quando il pensiero cerca una via d’uscita bussando alla coscienza, richiamando valori etici, bisogno di denuncia, empatia profonda con il dolore degli altri, che l’autore compie la fusione tra il razionale e il poetico, tra la tensione morale e la poesia, e lo fa stupendoci con la scelta di termini mai banali, con accostamenti coraggiosi, quasi inventandosi un’altra lingua, consona alla qualità del suo sentire.
Riesce ad affrontare i temi più difficili, come quando scandisce, lettera per lettera, quella parola che non si nomina, e ci offre una speranza di vittoria sul male più brutto, invitando alla reazione e al coraggio.
Anche la sua tensione pedagogica non entra in contrasto con la struttura poetica, ma riesce ad attraversarla senza corromperla:
“Educazione ha nelle mani,
la bambina che legge ha nelle
mani il bimbo che rispetta…”
La scelta delle parole dà luogo a una rappresentazione potente, lontana da certe concessioni sdolcinate che, troppo spesso, notiamo nei poeti emergenti.
“ Rovinoso mattone, masticato
da ira umana che pace non ha…”
E lo fa senza mai cadere nel didascalico, in agguato dietro ogni esplicitazione, eppure totalmente assente qui, dove la poesia regna incontrastata, pur facendoci giungere il messaggio che la solida consapevolezza di Piluso sente la necessità di estendere a tutti, affinché partecipino della sua visione profonda dell’esistenza.
L’attenzione per il femminile dà vita a poesie che sono un inno alla donna, nei suoi molteplici aspetti. Donna- bambina, donna-combattente, donna sacra, donna violentata, donna amabile ed amata.
Leggere le poesie di Giuseppe fa bene all’animo: egli iconosce il male, ma ci trasmette la propria convinzione sulla vittoria del bene, non affidata al fato o a qualche forza invisibile, ma alla nostra personale voglia di combattere, di superare, di vincere “ Viva la Vita! “
Il valore della pace e della fratellanza è alla base di quest’amore per la vita e per la gente,
a cui fa da contr’altare una genuina sofferenza espressa con la consueta originalità di pensiero e di parola.
“ Immagazzino scorie radio, e procedo, mi sento le forze mancare
A volte nel mio intelletto.
Quando sento urla, quando ascolto
Fatti e abomini e gente che marcia e mangia
Sull’immondo…”
L’autore ci fa poi entrare anche nella sua intimità, raccontandoci la passione, in modo tanto plastico da coinvolgerci profondamente e farci entrare nella sua carne e nel suo cuore in tumulto.
Per tutte queste capacità espresse in questa raccolta di poesie la nostra speranza è nel veder crescere la poetica di Giuseppe Piluso, continuando a emozionarci e provocarci vibrazioni sincere, e offrendo al panorama dei poeti contemporanei una nuova chiave per accedere a un genere letterario tanto più diffuso quanto, purtroppo, incapace di raggiungere il livello dove una personale espressione possa diventare poesia.
Io credo che Giuseppe Piluso ci abbia dimostrato di aver imboccato una via giusta, e preziosa, che non mancherà di renderlo un autore conosciuto ed apprezzato.
Emilia Rosati